L’avvento della tecnologia dCSS ha senza dubbio semplificato la progettazione e la realizzazione degli impianti di ricezione e distribuzione satellitare, soprattutto quando la parabola è mono feed (es.: Hotbird 13° Est) e il numero delle prese utente da servire supera la capacità dell’LNB “multi out” più prestazionale, ovvero l’Octo con 8 uscite indipendenti. Il “digital Channel Stacking Switch”, grazie a un chipset programmabile e auto adattivo, ha infatti permesso di moltiplicare le user band del suo predecessore analogico SCR, portandole da 4-8 a 16-32. Di queste, 12-24 possono essere sfruttate unicamente dai decoder o dai Tv con tuner DVB-S/S2 compatibili dCSS mentre per le altre 4-8 è sufficiente il supporto SCR, ormai diffusissimo anche negli apparecchi low-cost e entry-level.
Alcuni decoder e Tv, soprattutto quelli customizzati e certificati dagli operatori pay-tv (come la nostra Sky), limitano il numero di user band a 16 (12 dCSS e 4 SCR) per evitare rischi di interferenze e garantire una maggiore affidabilità.
Doppia uscita dCSS con supporto Legacy
Il GT-dLNB2T, realizzato dall’azienda lussemburghese GT Sat e distribuito in esclusiva in Italia da Auriga, amplia le potenzialità e la versatilità della tecnologia dCSS grazie alla doppia uscita “intelligente” e “auto adattiva”. Semplificando al massimo il concetto, possiamo definire GT-dLNB2T come un LNB Twin 2.0, cioè dotato di due uscite che supportano entrambe lo standard dCSS (16+16 user band) ma con la seconda che, in funzione del tipo di impianto o collegamento, può comportarsi come quella di un classico LNB universale.
La presa F con l’isolante di colore rosso è dedicata esclusivamente alla linea dCSS e può quindi generare fino a 16 user band (12 dCSS e 4 SCR) secondo la programmazione effettuata da Auriga per garantire la compatibilità con i ricevitori utilizzati sul mercato italiano. Le 16 user band permettono di gestire altrettanti decoder monotuner, 8 twin-tuner e 1 SkyQ Platinum con 4 slot SCR a disposizione per ulteriori Tv/decoder. La presa F con l’isolante trasparente può invece operare in modo differente a seconda dei dispositivi collegati sulla linea e rilevati dai circuiti elettronici dell’LNB. Se il decoder o il Tv supportano l’SCR, l’uscita metterà a disposizione le tradizionali quattro user band EN50494 supportate anche da Sky (1210, 1420, 1680 e 2040 MHz). Qualora almeno uno dei dispositivi collegati supporti il dCSS, le user band diventeranno 16 (EN50494-EN50607 – 985, 1050, 1115, 1210, 1275, 1340, 1420, 1485, 1550, 1615, 1680, 1745, 1810, 1875, 1940 e 2040 MHz – sempre Sky Ready). Nel caso in cui l’LNB non rilevi alcun dispositivo compatibile dCSS/SCR (oppure se lo stesso non è ancora stato configurato), la seconda uscita sarà di tipo Legacy, cioè la stessa di un classico LNB universale, e potrà anche essere collegata a un qualsiasi misuratore di campo o Satfinder per effettuare il puntamento della parabola.
Sette configurazioni, da 1 a 32 decoder
Grazie alla presenza, alla versatilità e alla auto adattabilità dell’uscita ibrida, GT-dLNB2T può supportare diverse configurazioni e gestire da un minimo di 1 a un massimo di 32 decoder/tuner. Ecco alcuni esempi:
Configurazione | Uscita 1 | Uscita 2 | Numero decoder/tuner* |
1 | 12 dCSS + 4 SCR | 12 dCSS + 4 SCR | 32 (dCSS+SCR) |
2 | 12 dCSS + 4 SCR | 4 SCR | 20 (dCSS+SCR) |
3 | 4 SCR | 12 dCSS + 4 SCR | 20 (dCSS+SCR) |
4 | 12 dCSS + 4 SCR | 1 Legacy | 17 (dCSS+SCR+Legacy) |
5 | 4 SCR | 4 SCR | 8 (solo SCR) |
6 | 4 SCR | 1 Legacy | 5 (SCR+Legacy) |
7 | – | 1 Legacy | 1 (Legacy) |
* programmazione per il mercato italiano
Con un unico LNB, uno o due cavi coassiali e una manciata di splitter è così possibile realizzare qualsiasi tipo di impianto, da quello “misto” SCR/Legacy per un massimo di 4-5 decoder/tuner a quello più complesso che sfrutta entrambe le uscite dCSS per distribuire i segnali di uno slot orbitale a ben 32 prese (16+16), anche in una palazzina o in una villa bifamiliare.
Programmazione via Pc e modalità statica SMATV
Al pari degli altri LNB digitali dCSS di GT Sat, GT-dLNB2T può essere configurato attraverso il programmatore dController GT-DC1 e il software per Pc chiamato dConfigurator, gli stessi già visti in occasione del banco di prova del GT-dLNB1T pubblicato sul numero 284 (novembre 2016).
GT-DC1 consente di programmare la maggior parte dei parametri (guadagno, livello segnale, larghezza di banda, ecc.), le 32 frequenze delle user band (24 dCSS + 8 SCR) ma anche di selezionare la modalità statica SMATV IF al posto di quella dinamica dCSS/SCR.
La modalità statica trasforma il dLNB2T in una vera centrale SMATV IF-IF monocavo per distribuire a un numero illimitato di decoder fino a 32 transponder convertiti in IF (Sky, Tivùsat, ecc.) da suddividere sulle 2 uscite (per esempio 16+16, 24+8, ecc.). Qualora i 32 filtri statici siano ottenuti interamente dalla prima uscita (32+0), la seconda potrà essere impostata come Legacy per una distribuzione supplementare oppure per la normale manutenzione.
La modalità SMATV è ideale per aggiornare vecchi impianti monocavo o realizzare nuove installazioni centralizzate senza bisogno di multiswitch o ricablature in fibra ottica. È indicata soprattutto per gli hotel e le altre strutture ricettive perché permette di utilizzare (o riutilizzare) tutti i tradizionali decoder Sat FTA/CI/CAS oppure i TV con sintonizzatore DVB-S/S2, senza limiti di numero.
Ingresso antenna terrestre con miscelazione integrata
La terza presa F presente sul dLNB2T consente di miscelare i segnali terrestri VHF e UHF a quelli satellitari per riottenerli alla presa utente risparmiando un secondo (o terzo) cavo coassiale dedicato.
È sufficiente collegare l’ingresso terrestre dell’LNB all’uscita del centralino Tv (o a uno splitter a valle) e regolare il livello di amplificazione/attenuazione del centralino Tv per garantire alle prese il miglior segnale possibile in termini di livello e qualità. La miscelazione è di tipo passivo, cioè senza amplificazione, e di questo è necessario tenere conto nella progettazione dell’impianto di distribuzione. In sostanza, i cablaggi dall’LNB agli splitter e alle prese utente non devono essere troppo lunghi e le prese da servire non troppo numerose perché le attenuazioni in gioco potrebbero compromettere la ricezione dei mux digitali.
Altra questione da considerare, sollevata da un lettore a cui abbiamo risposto sullo scorso numero all’interno della rubrica La Posta di Clarke, riguarda la presenza di uno switch DiSEqC 1.0/1.1 nel caso in cui il GT-dLNB2T venga utilizzato in un sistema Dual Feed (tramite l’uscita Legacy) insieme a un secondo LNB. A tal proposito, se si vuole mantenere la miscelazione integrata nel GT-dLNB2T, è necessario scegliere un commutatore DiSEqC con almeno un ingresso compatibile con il passaggio del segnale terrestre già miscelato, ovvero con banda passante di 47-2150 MHz (VHF+UHF+SAT IF). La maggior parte degli switch DiSEqC, infatti, ha la banda limitata alla 1a IF SAT (950-2150 MHz) e, di conseguenza, taglierebbe fuori entrambe le bande terrestri (47-862 MHz).
Filtro LTE e architettura RF wideband
I circuiti digitali dell’LNB così come il chip programmabile dCSS/SCR sono protetti e schermati da uno chassis ad alta resistenza in grado di supportare le condizioni climatiche più severe e le interferenze generate dalle torri 4G LTE presenti nelle vicinanze. L’architettura Wide-band RF riduce inoltre le frequenze spurie e assicura un minor consumo energetico a tutto vantaggio delle prestazioni e dell’affidabilità.
La figura di rumore dichiarata varia tra 0,1 e 0,2 dB, un valore allineato ai migliori LNB in circolazione e ottenuto grazie a un’attenta selezione dei migliori componenti elettronici allo scopo di catturare anche i segnali più deboli che, altrimenti, risulterebbero coperti dal rumore di fondo dei circuiti.
DATI TECNICI DICHIARATI
Numero uscite: | 2 – OUT1: SCR/dCSS; OUT2: SCR/dCSS o Legacy |
Uscita test: | Si (Legacy) |
User band SCR (frequenza)*: | 4 per ciascuna uscita (1210, 1420, 1680 e 2040 MHz) |
User band dCSS (frequenza)*: | 12 per ciascuna uscita (985, 1050, 1115, 1275, 1340, 1485, 1550, 1615, 1745, 1810, 1875 e 1940 MHz) |
User band SCR/dCSS supportate (frequenza – con riprogrammazione): | 32 (980, 1028, 1064, 1100, 1136, 1172, 1208, 1244, 1280, 1316, 1352, 1388, 1424, 1460, 1496, 1532, 1568, 1604, 1640, 1676, 1712, 1748, 1784, 1820, 1856, 1892, 1928, 1964, 2000, 2036, 2072, 2120 MHz) |
Frequenza d’ingresso: | 10,7÷12,75 GHz |
Frequenza d’uscita: | 950÷2150 MHz |
Larghezza di user band: | fino a 74 MHz |
Frequenza O.L.: | 10,4 GHz |
Stabilità O.L.: | ±0,25÷0,5 MHz |
Figura di rumore: | 0,1-0,2 dB |
Guadagno: | 42÷62 dB (programmabile a passi di 1 dB) |
Linearità del guadagno: | ±0,2 dB @ 26 MHz |
Isolamento di cross-polarizzazione: | > 25 dB |
Reiezione d’immagine: | > 40 dB |
Soppressione IM3: | < 60 dBc @ potenza segnale IF |
Rumore di fase O.L.: | < 2,5° RMS @ 10 kHz÷13 MHz |
Segnale di controllo da decoder: | EN50494 (SCR), EN50607 (dCSS), dHello, 13/18V + 22 kHz (Legacy) |
Comunicazione: | DiSEqC 2.0 |
Alimentazione: | 10÷19 Vcc |
Assorbimento massimo: | 4,2 watt |
Temperatura di esercizio: | -40°C÷+60°C |
Diametro collo: | 40 mm |
Lunghezza feed: | 42 mm |
Peso: | 190 g |
Compatibile DVB-S2 HD/UHD: | Si |
Filtro LTE: | Si |
Copricavo: | No |
* preprogrammate da Auriga per il mercato italiano e modificabili con programmatore GT-DC1