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Una Torre di Pisa alta 217mila volte l’originale, la carta consumata dalle famiglie italiane

Un nuovo studio di PFU (EMEA) Limited svela una vera e propria epidemia di accumulo di carta in Italia, con una media per famiglia equivalente di 4.971 fogli A4. In totale, si tratta di oltre 129 miliardi di fogli in tutta Italia, sufficienti per raggiungere un’altezza pari oltre 217mila volte la Torre di Pisa se impilati uno sopra l’altro. Se le famiglie italiane sono tra le prime in Europa, l’accumulo seriale è dilagante in tutto il vecchio continente, con inglesi, tedeschi, spagnoli e francesi decisamente riluttanti a liberarsi del loro disordine cartaceo.

La ricerca, condotta da ScanSnap per comprendere meglio come le persone gestiscono il loro rapporto con la carta, evidenzia un attaccamento emotivo alla carta. Ben il 66% degli intervistati ritiene improbabile utilizzare di nuovo la carta che hanno in casa, ma tre su cinque (61%) affermano che sarebbero preoccupati se dovessero perdere tutti i documenti cartacei attualmente conservati.

Il mondo continua a fare affidamento sulla carta per i documenti critici”, afferma Kashiwagi san – President e CEO di PFU (EMEA) Limited. “Questa conservazione dettata dalla paura nasce da un forte impatto psicologico che porta a sentimenti negativi come la negazione o il dubbio. È ora di immaginare un mondo senza l’ansia di documenti smarriti o di pile di carta.

Le famiglie italiane sono al secondo posto per l’accumulo di carta

La ricerca rileva che le famiglie italiane sono le maggiori responsabili dell’accumulo di carta dopo il Regno Unito, con un peso totale che si traduce in ben 600 milioni di KG di carta inutilizzata in tutta la nazione. I dati non sono troppo dissimili tra i vari paesi europei, con le famiglie francesi fanalino di coda, le meno propense a conservare la carta, con una media di 4.182 fogli per famiglia.

La contraddizione del disordine: oppressi ma non riusciamo a liberarcene

Un significativo 68% degli intervistati – sottolinea PFU (EMEA) Limited – ammette di sentirsi stressato dal disordine nelle proprie case o nei propri spazi di lavoro, e il 66% esprime il desiderio di avere meno disordine. Nonostante ciò, il 76% degli intervistati confessa di conservare i documenti cartacei come misura precauzionale, indicando come motivo una radicata avversione alla perdita.

Il nostro sondaggio mette in luce il tentativo di resistere all’accumulo di carta e al conseguente senso di peso. Ma il processo di decluttering non deve essere scoraggiante. La digitalizzazione di tutto, dai ricordi preziosi ai documenti importanti, può alleggerire in modo significativo il carico di carta nei nostri spazi abitativi”, ha dichiarato ancora Kashiwagi san – Presidente e CEO di PFU (EMEA) Limited.

Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito di ScanSnap.

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