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Switch-off e impianto antenna: controlli, riparazioni e sostituzioni

Con l’inizio della prima fase dello switch-off (mux Rai B) molti di voi si staranno chiedendo se, oltre al Tv e/o al decoder, sia necessario verificare e sostituire uno o più componenti dell’impianto di ricezione come l’antenna sul tetto, il centralino e le prese TV. Facciamo un po’ di chiarezza sulla questione.

L’avvio dello switch-off di fine agosto scorso che ha comportato il passaggio del mux Rai B al DVB-T2 (oltre a vari spostamenti di canali) non ha un impatto importante solo su televisori e decoder (da rottamare e sostituire se incompatibili) ma anche sull’impianto di ricezione.

Anche se lo switch-off appena iniziato non comporta un cambio di frequenze operative in quanto già avvenuto nel primo semestre 2022 con lo spegnimento della banda UHF 700 MHz, un impianto di ricezione vecchio, malandato oppure non configurato correttamente potrebbe causare problemi nella ricezione non solo dei vecchi canali DVB-T MPEG-4 ma soprattutto di quelli nuovi in DVB-T2 MPEG-4/HEVC.

Rai 4 HD in DVB-T2

In questa prima fase di transizione dove i canali trasmessi in DVB-T2 MPEG-4/HEVC sono ancora pochi (clicca qui per scoprire quali) e in attesa di ulteriori passaggi al T2 nel corso del 2025 è consigliabile controllare attentamente lo stato dell’impianto (antenne, centralino, prese TV, ecc.) per capire se è ancora adeguato, se richiede interventi parziali o, nel caso peggiore, un rifacimento totale.

Per comprendere meglio l’entità dell’intervento e quantificare la spesa da sostenere abbiamo preparato un elenco di scenari possibili con le soluzioni da adottare.

IMPIANTO CON MENO DI 2 ANNI DI VITA

Se il vostro impianto è quasi nuovo, ovvero installato dopo il 2022 utilizzando antenne e centralini con filtri 5G, non è necessario sostituire alcun componente.

Antenna Emme Esse Optica 5G-LTE free

I componenti dell’impianto dotati di filtri 5G e progettati dal 2022 in poi sono infatti già pronti ad affrontare lo switch-off del vecchio digitale terrestre poiché utilizzano tecnologie avanzate anti-rumore, anti-disturbo e ad alta efficienza (anche energetica).

Centralino Emme Esse 83520TS
Centralino Emme Esse 83520TS

Se l’impianto è stato rifatto solo parzialmente (antenne e centralino) mantenendo i vecchi cavi coassiali e le prese Tv in casa è sufficiente effettuare le misurazioni sulle uscite delle antenne e del centralino e confrontarle con quelle sulle prese TV e con i parametri ottimali.

Se l’attenuazione è nella norma non bisogna fare nulla. Se invece la perdita di segnale è eccessiva bisogna indagare sui componenti dell’impianto come partitori, derivatori e prese Tv ma anche sui collegamenti tra cavo coassiale e prese (usare sempre connettori F come spiegato qui).

Per effettuare le misurazioni ci si può rivolgere all’antennista di fiducia oppure, se si ha un minimo di esperienza e conoscenza, acquistare un misuratore di campo adatto al fai-da-te.

Misuratore di campo per DTT e SAT: vediamoci chiaro

Se l’installatore ha montato antenne e centralini con filtro 4G (non 5G) ma non sono stati riscontrati disturbi sugli ultimi canali della nuova banda UHF (47-48) non bisogna fare nulla. In caso contrario basta aggiungere un filtro 5G come questo tra l’uscita dell’antenna e il cavo coassiale che va al centralino Tv per separare la banda mobile 5G da quella televisiva.

IMPIANTO INSTALLATO TRA IL 2013 e il 2022

Gli impianti con meno di 10-12 anni di vita, meglio se installati dopo il 2013-2014 in seguito allo spegnimento della banda UHF 800 MHz e alla disponibilità delle nuove antenne UHF con filtro 4G, non richiedono particolari interventi.

Componenti principali di un’antenna UHF

È sufficiente ispezionare gli elementi plastici e metallici dell’antenna, i cavi coassiali e i connettori F, misurare il segnale in uscita dall’antenna e verificare il corretto puntamento, misurare il segnale in uscita dal centralino (ed eventualmente rifare la taratura) e sulle prese TV di casa confrontandolo con quello in uscita dall’antenna come spiegato sopra.

Analisi parametri segnale terrestre con misuratore di campo DiProgress DPMAX10

Se alcuni elementi dell’antenna sono deteriorati da caldo, gelo, raggi UV o danneggiati dalla grandine è necessario ripararla o, meglio, sostituirla con una nuova di ultima generazione con filtro 5G.

I cavi coassiali si possono riparare o sostituire facilmente (solo se screpolati o fessurati), idem per le connessioni F dove è sempre preferibile utilizzare connettori F a crimpare o compressione come spiegato qui. Per ulteriori informazioni e suggerimenti sul controllo dell’impianto clicca qui.

IMPIANTO INSTALLATO TRA IL 2000 e il 2012

Per gli impianti con oltre 12-15 anni di vita (e meno di 25) valgono le stesse indicazioni sopra (2013-2022) ma solo se il luogo di installazione non presenta particolari criticità.

Le antenne installate nelle aree urbane molto inquinate, in quelle costiere soggette a forti venti e salsedine (che corrode rapidamente la plastica e il metallo) e nelle zone montane con forti escursioni termiche hanno una vita più breve anche se di ottima qualità e prodotte da aziende affidabili come Emme Esse, Fracarro e Televés.

In questi casi l’ispezione deve essere più frequente (ogni 2-3 anni) ed accurata in modo che, al primo segnale di degrado, si possa procedere immediatamente alla sostituzione o alla riparazione dell’antenna per evitare non solo problemi di ricezione ma soprattutto danni a cose e persone causati dal distacco dei vari componenti (culla, riflettori, direttori, ecc.).

Struttura in plastica delle culle parzialmente rotta

Se il vostro impianto ha oltre 20 anni di vita consigliamo caldamente di sostituire almeno l’antenna e il centralino TV con i nuovi modelli dotati di tecnologie più moderne e filtri 5G.

Per quanto riguarda il solo centralino potete scegliere un modello tradizionale con 2 o più ingressi preimpostati (VHF, UHF IV, UHF V, UHF larga banda, ecc.) oppure programmabile come questo (anche da smartphone) totalmente personalizzabile, aggiornabile e quindi meno soggetto al rischio obsolescenza.

La scelta dell’antenna e del centralino TV dipendono anche dal luogo di installazione, dalla distanza dai ponti ripetitori, dalla presenza (o meno) di segnali multi-direzione, di potenziali interferenze, ecc.

Ecco perché è importante valutare bene le caratteristiche dei vari modelli (schede tecniche sul web) contattando eventualmente il produttore oppure affidarsi alla professionalità e all’esperienza dell’antennista di fiducia.

Antennista su tetto con misuratore di campo

IMPIANTO INSTALLATO PRIMA DEL 2000

Gli impianti più vecchi con oltre 25 anni di vita andrebbero sempre aggiornati a priori anche se l’antenna e il centralino appaiono in buone condizioni estetiche e strumentali.

Le antenne e i centralini montati prima del 2000 non garantivano le stesse prestazioni elettriche di quelli nuovi, consumavano molta più energia (ricordatevi sempre che il centralino rimane acceso H24) ed erano molto più soggetti a disturbi e interferenze. Anche i materiali erano meno resistenti a smog, salsedine, sbalzi termici, ecc.

Le nuove antenne 5G Ready sono molto più tecnologiche, affidabili e resistenti perché la ricerca e lo sviluppo di nuovi componenti e materiali hanno compiuto passi da gigante.

Le prese F hanno rimpiazzato i morsetti a vite assicurando una migliore impermeabilità a umidità e pioggia mentre riflettori e dipoli sono stati totalmente riprogettati per migliorare l’efficienza, il guadagno e minimizzare le interferenze.

Antenna Emme Esse Optica in versione compatta (23OPTSG)

I filtri LTE/5G di tipo SAW permettono di discriminare le frequenze con maggior precisione intervenendo solo dove serve (segnali 5G) e non sui canali televisivi mentre il Controllo Automatico del Guadagno (AGC) consente di regolare in modo intelligente e automatico le fluttuazioni di segnale, stabilizzandolo anche in presenza di forti oscillazioni che si manifestano in alcune zone (ad esempio vicino al mare) e nelle diverse stagioni dell’anno.

Stesso discorso per i centralini TV che hanno beneficiato di molte nuove tecnologie applicate alle antenne come le prese F, i filtri 5G, l’AGC, ecc.

Negli impianti molto vecchi è bene controllare (e se necessario sostituire) anche altri componenti come partitori, derivatori e prese TV utilizzando sempre il misuratore di campo (vedi primo scenario). Di norma non è necessario sostituire i partitori e i derivatori mentre è più probabile che le prese siano ormai danneggiate, ossidate e poco efficienti.

Prese antenna Emme Esse di varie tipologie (terminale e passante) e attenuazioni

Se le prese sono ancora in buone condizioni, con i contatti non ossidati, piegati o rotti, non è necessario cambiarle ma solo verificare il collegamento con il cavo coassiale sul retro (presa F o morsetto a vite) ed eventualmente rifarlo da capo per scongiurare corto-circuiti o allentamenti che possono pregiudicare la corretta ricezione dei canali.

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