Il rilancio delle ambizioni Huawei passa sempre più da smartwatch e tablet. I primi in particolare, oggetto di grande attenzione, con un interessante rinnovo di gamma, ampio e alla ricerca di elementi distintivi. Tutto questo molto ben sintetizzato negli attesi Watch GT5, una serie tanto ampia quanto ricca di elementi da valutare.
«Gli smartwatch sono diventati cruciali per noi – conferma Andreas Zimmer, product strategy per l’Europa di Huawei -. Puntiamo su un’offerta sempre più estesa con ambizioni di coprire anche la fascia più alta, ma senza trascurare il mercato entry level».
Oltre a un impegno non da poco, certamente alla portata dell’azienda, questo significa anche diversificare, individuare le giuste tecnologie su cui puntare e combinarle con i giusti tempi. Operazione al momento avviata con buoni risultati, alla luce del buon incremento nelle vendite, certificato da IDC.
Pronta la sfida Watch GT5
Dal punto di vista dell’immagine, una missione affidata prima di tutto al nuovo Watch GT5, intenzionato a diventare il simbolo delle ambizioni di Huawei. Una interessante combinazione di design, materiali e tecnologia, chiamata a confrontarsi direttamente con i modelli più consolidati sul mercato.
«Se un anno fa Watch GT4 aveva aperto la strada per un nuovo livello di attenzione anche ai dettagli – precisa Zimmer -, ora proseguiamo su questa strada tenendo in grande considerazione le esigenze dettate dalle tendenze».
Il risultato è evidente prima di tutto nella scelta. Due opzioni per le dimensioni della versione base, 41 mm e 46 mm, tre per la più completa proposta Watch GT5 Pro, con l’aggiunta della variante da 42 mm di diametro. In entrambi i casi, nella misura inferiore, con una configurazione espressamente dedicata al mercato femminile per materiali, trame e colori
Più in generale, emerge chiaramente la ricerca di un’identità facilmente riconoscibile e quindi particolare. Le forme di base restano rotonde, inserite però in un profilo ottagonale della lunetta, studiato con estrema cura. Nelle varianti Pro inoltre, a disposizione anche materiali ricercati come titanio e ceramica, oltre al vetro in zaffiro.
Un lavoro di precisione
L’ambizione dichiarata è competere allo stesso livello in qualsiasi campo di applicazione degli smartwatch. Da quello orientato alla massima visibilità, fino a soddisfare invece le esigenze di praticità e affidabilità dell’attività sportiva.
Una prima dimostrazione è la grande attenzione rivolta al GPS. Spesso punto debole in fase di tracciamento per una precisione non sempre all’altezza della situazione, secondo Huawei nella circostanza è stata migliorata del 30% rispetto alla generazione precedente, aumentando anche del 20% la frequenza di rilevamento.
«Parliamo di una precisione al di sotto dei dieci metri, con un errore nelle distanze no superiore al 2,5% – dichiara Zimmer –. Per intendersi, i migliori dispositivi Garmin non vanno oltre un margine di errore di sedici metri».
Un punto di partenza per lanciare più in generale espressamente la sfida sul fronte sport, tra le priorità assolute del mercato smartwatch. Una sfida affidata sostanzialmente a una serie di funzioni integrate in Watch 5 Pro.
Per Huawei tanta voglia di sport
A partire da un’attenzione particolare per running e ciclismo, con analisi e metriche dedicate. Per esempio, nella corsa si parla ora di tempo di contatto del piede con il suolo, altezza e lunghezza della falcata e relative oscillazioni. Informazioni importanti per migliorare le prestazioni, ma utili anche a ridurre il rischio di infortuni.
Tra il ventaglio di discipline tracciabili, cresce inoltre l’attenzione per gli sport di squadra e per il sempre di tendenza padel. Mentre nelle situazioni particolari dal punto di vista della sicurezza, come il trail, si può contare su un maggiore automia dallo smartphone per quanto riguarda anteprima del percorso, posizione istantanea sulla mappa e controllo dei checkpoint precaricati.
Considerate le ambizioni Huawei di confrontarsi direttamente anche con Garmin, non poteva mancare l’accento sull’evoluzione della modalità dedicata espressamente al golf, con tanto di anteprima dei percorsi, integrata con i dati atmosferici e aggiornata all’istante con i dati della prestazione.
Per la precisione, il sensore si fa in tre
L’affidabilità dei dai istantanei, così come delle successive analisi, fa affidamento al rinnovato TrueSense, il sistema di tre sensori, rispetto ai due precedenti, studiato da una parte per migliorare il livello delle letture grazie tra l’altro a una particolare tecnologia di oscuramento del vetro. Ereditata dai satelliti remoti e dalle telecamere per la visione notturna, il sensore scherma la luce in modo più efficace, ottenendo un migliore isolamento delle trasmissioni e delle ricezioni del percorso ottico e riducendo così le interferenze di diafonia. Il risultato promesso da Huawei, è un miglioramento del 20% nella qualità del segnale.
Non manca naturalmente tutta la serie di funzioni ormai scontate su uno smartwatch. Non si parla solo delle notifiche, ma anche delle analisi di sonno e stress, oltre alla possibilità di ascoltare musica direttamente dallo smartwatch. Inoltre, nei Watch GT5 Pro è disponibile anche l’ECG, sempre a scopo informativo.
Interessanti i dati sull’autonomia. Per le varianti più piccole da 41 mm e 42 mm si parla di una settimana in modalità risparmio, indicativamente la metà nell’utilizzo medio. Mentre le maggiori dimensioni dei 46 mm permettono anche di spingersi oltre, arrivando a nove giorni di impiego quotidiano.
Ampio quanto l’offerta il ventaglio dei prezzi. Il modello base di Huawei Watch GT5 parte da 249 euro per alcune versioni da 41 mm e 44 m con materiali e cinturini meno ricercati, per salire fino ai 599 euro della versione in ceramica e titanio. Buona parte dell’offerta è comunque racchiusa al di sotto dei trecento euro.
