Dieci domande (e risposte) sui sistemi di sicurezza e guida autonoma chiamati “ADAS”, presenti sui veicoli di nuova generazione e talvolta obbligatori sulle nuove auto per ridurre incidenti, morti e feriti sulle strade. Come funzionano? Sono veramente utili? Posso aggiungerli alla mia vecchia auto? Avete qualche ulteriore dubbio? Leggete i nostri articoli di approfondimento sugli ADAS oppure scriveteci e i nostri esperti vi risponderanno.
Cosa sono gli ADAS?
Il termine ADAS (Advanced Driver Assistance Systems) comprende tutti i sistemi elettronici di assistenza alla guida che migliorano la sicurezza attiva dei veicoli prevenendo collisioni e incidenti causati da banali distrazioni o inesperienze alla guida.
Tra i principali sistemi ADAS spiccano la frenata automatica durante la marcia o le manovre di parcheggio, l’assistente di corsia, il monitoraggio dell’angolo cieco, la rilevazione dei cartelli stradali (inclusi i limiti di velocità – ISA) e della stanchezza del conducente, la regolazione della velocità di crociera (cruise control statico, adattivo o predittivo).
Altri sistemi di sicurezza come i sensori e le telecamere di parcheggio non rientrano propriamente nella categoria degli ADAS ma sono comunque elementi utili per migliorare la sicurezza sulle strade oltre che strumenti alla base del funzionamento di alcuni ADAS.
Sono obbligatori sulle nuove auto?
Alcuni sì, altri no. Lo scorso 7 luglio 2024 è entrato in vigore il regolamento europeo GSR2 (General Safety Regulation 2) che prevede per tutte le vetture di nuova immatricolazione l’adozione obbligatoria di alcuni sistemi di sicurezza.
Tra questi figurano la frenata automatica di emergenza, l’assistente di corsia con intervento attivo sullo sterzo, il riconoscimento automatico dei limiti di velocità e della stanchezza del guidatore, i sensori di parcheggio posteriori e la predisposizione all’installazione dell’alcolock (alcool test). Per maggiori informazioni cliccate il banner sotto.
Si possono avere anche sulle auto meno recenti?
Ufficialmente no. Esistono però appositi retrofit kit come questo e questo che permettono di implementare alcuni ADAS anche sulle vetture che ne sono sprovviste ma solo se l’elettronica di bordo è già predisposta.
Sulle vetture non predisposte esiste comunque la possibilità di abilitare alcuni ADAS come il lane assist (solo avviso – vedi sotto) ed il rilevamento dei cartelli stradali installando una dashcam compatibile oppure lo smartphone con le apposite app come Sygic GPS Navigation.
Come funziona la frenata automatica?
Il sistema AEB (Autonomous Emergency Braking) utilizza vari sensori (principalmente radar ma anche telecamere e ricetrasmettitori laser – LIDAR) che rilevano costantemente la presenza di veicoli, persone e ostacoli lungo il percorso (es.: veicoli che precedono oppure fermi in coda, pedone che attraversa la strada, ciclista che procede a zig-zag).
Quando l’impatto è imminente e il guidatore è distratto la vettura frena automaticamente con una rapidità di intervento ed una forza frenante di gran lunga superiori rispetto a quelle manuali del guidatore.
Alcuni sistemi di frenata automatica funzionano solo in città a bassa velocità (es.: da 5 a 70 km/h), altri su qualsiasi strada e velocità (es.: da 10 a 200 km/h).
Il sistema AEB non va confuso con l’avviso di collisione (chiamato “Forward Collision Warning”, “Front Assist” o in altro modo) che fornisce solo un avviso acustico (beep) e/o ottico (sul cruscotto) quando i sensori rilevano il rischio di impatto imminente.
Le moderne vetture includono entrambi i sistemi con attivazione sequenziale (prima l’avviso ottico/acustico e poi la frenata automatica di emergenza).
Come funziona l’assistente di corsia?
L’assistente di corsia (in gergo “Lane Assist”) utilizza una o più telecamere posizionate dietro al parabrezza oppure sotto gli specchi retrovisori per rilevare le linee di demarcazione delle corsie di marcia (continue, tratteggiate, ecc.).
Si attiva ad una velocità di almeno 50-70 km/h (anche da 1 km/h con sistemi ADAS avanzati come Traffic Jam Assist e Travel Assist) ed è disponibile in tre versioni: Warning, Keeping o Emergency.
Il Lane Assist Warning genera solo un avviso ottico (sul cruscotto), acustico (beep) o meccanico (vibrazione volante) quando la vettura esce dalla propria corsia, ad esempio in caso di distrazione o sonnolenza.
Il Lane Assist Keeping aggiunge il controllo dello sterzo per riportare la vettura all’interno della corsia in caso di superamento della linea di demarcazione sinistra o destra. Questa versione è obbligatoria su tutte le auto immatricolate dopo il 7 luglio 2024.
Il Lane Assist Emergency applica una forza maggiore sullo sterzo (con possibile vibrazione di avviso) per riportare la vettura nella corsia quando c’è un pericolo imminente di collisione (es.: spostamento di corsia quando la vettura che precede è in fase di sorpasso in presenza del monitoraggio dell’angolo cieco) o non può essere garantito il rientro in corsia a causa dell’andamento del percorso (es.: curva) e della velocità di marcia.
Le versioni Keeping/Emergency richiedono la presenza costante delle mani sul volante. Se ciò non accade, dopo pochi secondi il sistema richiama l’attenzione del guidatore (con avvisi ottici/acustici, brevi frenate, ecc.), attiva la procedura di emergenza (frenata automatica, lampeggio 4 frecce, spostamento sulla corsia di emergenza, ecc.) oppure disattiva il lane assist (stato di riposo).
Come funziona il riconoscimento dei cartelli stradali e dei limiti di velocità?
Il sistema di riconoscimento dei cartelli stradali funziona grazie ad una telecamera posizionata dietro al parabrezza, spesso la stessa del Lane Assist (vedi sopra). La telecamera può riconoscere varie tipologie di segnaletica verticale come i limiti di velocità, il divieto di sorpasso, l’accesso vietato, ecc.
Il rilevamento dei limiti di velocità (ISA – obbligatorio sulle nuove auto – vedi sopra) è utile per evitare multe e pericoli perché avvisa il conducente con segnali ottici e acustici in caso di superamento involontario e, se necessario, riporta la velocità della vettura al di sotto dei limiti.
Cos’è l’avviso dell’angolo cieco?
Gli specchietti retrovisori laterali non forniscono una copertura ottica totale su tutto ciò che accade in fase di sorpasso da parte di altre vetture. Esiste infatti una zona non visibile negli specchietti (chiamata appunto “angolo cieco” – Blind Spot o Blind Corner) dove potrebbero trovarsi le altre vetture che precedono e che sono in fase di sorpasso o superamento.
Per evitare la collisione laterale esiste una soluzione elettronica chiamata “Blind Spot Warning” o “Blind Corner Assist” che utilizza due radar o sensori ad ultrasuoni collocati ai lati del paraurti posteriore che rilevano la presenza delle vetture affiancate, in fase di sorpasso o superamento, segnalandola tramite led (negli specchi retrovisori, all’interno della portiera, ecc.) oppure con una vibrazione del volante (quando si attiva la freccia per sorpassare o si cambia corsia).
Se la vettura è dotata anche di Lane Assist Warning/Emergency, durante un sorpasso con rischio di collisione il sistema di avviso dell’angolo cieco agisce anche sullo sterzo riportando la vettura nella corsia originaria.
Che differenza c’è tra Cruise Control “normale” e “adattivo”?
Il Cruise Control “base” permette di impostare una velocità di crociera, ad esempio 120-130 km/h in autostrada, mantenendola sempre costante senza bisogno di tenere premuto il piede sull’acceleratore. Migliora il comfort di guida durante i lunghi tragitti in autostrada ma rappresenta anche una potenziale fonte di pericolo in presenza di traffico, continui cambi di corsia, ecc.
Il Cruise Control Adattivo (ACC) è altrettanto confortevole ma molto più sicuro perché, grazie ai sensori radar (gli stessi della frenata di emergenza), modifica in modo intelligente la velocità di crociera in base alla distanza dalla vettura che precede (distanza di sicurezza), rallentando e accelerando automaticamente quando necessario.
La distanza di rilevamento è impostabile su vari livelli (es.: lungo, medio, corto) e tiene conto del tempo di reazione e della velocità istantanea per garantire il corretto spazio di frenata al fine di evitare i tamponamenti.
Nelle vetture dotate di cambio automatico l’ACC funziona a qualsiasi velocità, anche fino a zero km/h perché può arrestare l’auto e farla ripartire (quasi) automaticamente.
Esiste poi il Cruise Control Predittivo (pACC) che regola automaticamente la velocità di crociera anche in base ai cartelli stradali (ISA – vedi sopra) e alle indicazioni riportate sulle mappe del navigatore GPS (limiti di velocità e andamento percorso – es.: curve, rotonde, ecc.).
Come funziona il riconoscimento della stanchezza?
Esistono varie soluzioni tecnologiche che permettono di stabilire in maniera più o meno precisa se il conducente è stanco oppure no.
Nelle vetture di fascia economica e media si utilizzano i dati di marcia registrati dalle centraline elettronica di bordo come il tempo trascorso al volante, la velocità media e la condotta di guida, ad esempio in presenza di ondeggiamenti all’interno della corsia o sterzate improvvise causati spesso dai colpi di sonno. Se l’algoritmo che elabora questi dati rileva un pericolo potenziale appare sul cruscotto una segnalazione ottica e/o acustica che invia il conducente a fermarsi per una sosta (es.: icona tazzina di caffè).
Nelle vetture “premium” (e non solo) si utilizzano anche una o più telecamere puntate sul volto del conducente che rilevano con maggior precisione i fattori di rischio del colpo di sonno come le palpebre chiuse o con battiti ritardati, l’eccessiva inclinazione della testa, ecc.
Quali ADAS permettono di evitare urti e incidenti durante i parcheggi?
Esistono varie soluzioni per evitare urti, tamponamenti e incidenti (anche gravi) durante le manovre di parcheggio. La più importante è senza dubbio la retrocamera abbinata ai sensori di parcheggio: non segnala solo l’ostacolo (beep dei sensori di parcheggio) ma permette anche di identificarlo con maggior sicurezza (es.: bambino che cammina dietro l’auto).
Alcuni sistemi di assistenza al parcheggio possono anche agire automaticamente sui freni (frenata automatica di parcheggio – Manoeuvre Braking) arrestando la vettura quando la manovra è molto brusca (es.: accelerazioni repentine) e l’ostacolo è molto vicino.
Altra soluzione utile per prevenire gli incidenti è il Rear Traffic Alert, ovvero l’avviso di uscita da un parcheggio (oppure da una strada) in retromarcia: utilizza i radar del Blind Corner Assist (vedi sopra) per segnalare la presenza di veicoli, moto, bici e pedoni in avvicinamento, anche quelli che si trovano fuori dal campo visivo degli specchietti retrovisori e della retrocamera.