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In prova il kit Netgear Orbi 860 con WiFi 6 e tre punti di accesso

Tra i device imprescindibili che troviamo oggi in una qualsiasi abitazione c’è, senza ombra di dubbio, il router. Che sia quello installato di default dall’operatore a cui ci affidiamo o che sia un accessorio più ricercato, acquistato ad hoc per specifiche esigenze di connettività dell’appartamento, poco importa. Chiunque prima o poi si scontra però con le capacità dei router forniti dagli operatori Internet, a volte per la mancanza del supporto alle reti mesh e quindi per la loro capacità di arrivare in modo adeguato in tutta la casa, a volte per le funzionalità che in genere sono ridotte al minimo utile. Chi necessita di implementare sistemi di connessione più complessi, per esigenze lavorative determinate dallo smart working o per coprire con un segnale forte e diffuso abitazioni di grande metratura cercherà, con buona pace degli operatori nazionali, dei device con caratteristiche ampiamente personalizzabili.

Netgear, con la sua esperienza di oltre 25 anni nel settore dei dispositivi di rete, offre delle ottime soluzioni appartenenti alla famiglia Orbi e pensate per offrire un’esperienza avanzata di rete, soprattutto dal punto di vista delle connessioni WiFi, ad utenti domestici.

netgear orgi 860
In prova il kit di Netgear Orbi 860 AX6000, con router e due satelliti, nella versione bianca.

Netgear Orbi 860, tre punti di accesso per una migliore copertura

Abbiamo provato il sistema Orbi 860, adatto a coprire col suo segnale abitazioni fino a 560 metri quadri (secondo quanto dichiarato dal produttore), anche su più piani. Il kit è composto da un router principale e due antenne satellite pronte per collegarsi senza fili tra di loro; ulteriori satelliti possono essere aggiunti in un secondo momento per risolvere le zone meno performanti, nel caso in cui non si riesca ad ottenere un buon risultato riposizionando le antenne fornite di default.

I tre componenti sono esteticamente molto simili: si presentano come monoliti bianchi alti 25 cm, larghi 20 e profondi 7; il router si differenzia per la presenza di alcuni adesivi con le password per la prima configurazione, che potranno poi essere rimossi, e della porta WAN posteriore di colore giallo pensata per collegarlo al modem principale. Essendo dei componenti pensati per essere lasciati in bella vista in ambiente domestico si nota l’attenzione al design e alla piacevolezza del prodotto in generale, la satinatura del corpo principale e le linee sinuose caratterizzano sia il corpo principale che i satelliti, l’effetto finale è di perfetta integrazione con gli arredi interni. La porta WAN è capace di trasferire dati fino a 10 Gigabit/sec, potendo così gestire al meglio le più recenti e veloci installazioni in fibra ottica. Il kit da noi provato ha come colore dominante il bianco con satinatura acciaio ma ne esiste anche una versione nera, la cui unica differenza riscontrata è il colore.

Le dimensioni dei nodi di Orbi sono importanti: in questa foto possiamo vederne uno confrontato con un dispositivo Echo.

Wi-Fi 6 e antenne ampie

Le ampie dimensioni degli access point hanno permesso a Netgear l’inserimento di un’antenna molto potente, capace di fornire un incremento alla potenza del segnale e alla sua copertura stimate intorno al 20% rispetto alle misure di antenne standard. Per questo motivo è importante scegliere di posizionare i satelliti in modo che le antenne abbiano il giusto spazio davanti a loro, evitando di nasconderli nell’arredamento. Le prove che abbiamo fatto con lo speed test da smartphone e portatile collegato via WiFi hanno mostrato sempre un alto livello di qualità, anche quando connessi a un satellite e non all’antenna principale.

Compatibile con accessi a 10 Gigabit

Ogni dispositivo include ben quattro porte Gigabit Ethernet ad alta velocità, adatte a collegare via cavo console di videogiochi, televisori, server NAS e altri dispositivi fissi; possono anche essere utilizzate per creare un canale di collegamento (backhaul) cablato, utile per superare ostacoli architettonici che impediscono la propagazione del segnale WiFi. I dispositivi Orbi sono costruiti per crearsi il backhaul tramite una rete WiFi dedicata a tre bande, trasparente all’utente e sulla miglior frequenza disponibile, rendendo più rara la necessità di avere un collegamento cablato fra i vari satelliti. Nei nostri test abbiamo confrontato Orbi con alcuni sistemi mesh già installati in un appartamento dotato di angoli ove il segnale del router principale arriva difficilmente, e che quindi generalmente abbiamo preferito connettere via cavo: il satellite Orbi è riuscito invece a collegarsi molto stabilmente senza fili, mantenendo un’elevata qualità di segnale e non facendo rimpiangere il backhaul Ethernet.

La rete senza fili è compatibile con lo standard WiFi 6 ed è in grado di erogare fino a 6 Gigabit/secondo, dato misurabile solo in condizioni ideali e con dispositivi idonei; nelle nostre prove abbiamo potuto osservare ottimi risultati anche con dispositivi dotati di interfacce di rete più lente.

Ogni nodo presenta ben 4 porte Gigabit Ethernet, retrocompatibili anche con dispositivi a velocità inferiori. Il router principale presenta anche, colorata in giallo, una porta capace di negoziare velocità fino a 10 Gbit/s, specialmente dedicata alla connessione alla WAN, ovvero al punto di accesso principale fornito dall’operatore di servizi internet.

Un router ricco di funzioni

La qualità costruttiva e del segnale non sono gli unici punti di forza del sistema Orbi: il software è importantissimo ed è il punto di contatto dove è possibile ottimizzare la propria rete domestica. Il dispositivo principale può essere configurato come access point, lasciando quindi la gestione delle sue funzioni al router dell’operatore di rete, ma questa opzione non porta a utilizzare al meglio le caratteristiche di Orbi.

La sua modalità di default è quella di sostituirsi al router, creando una rete dedicata dove sia possibile controllare e monitorare gli accessi, gestire diversi ambienti, e tenere sotto controllo le performance della rete. Dal punto di vista dell’utente tutto questo lo si ottiene installando una app gratuita per smartphone o accedendo via browser all’indirizzo IP del router, opzione questa che rende meno immediata l’impostazione dei vari parametri.

L’app guida l’utente in ogni passo necessario alla configurazione iniziale del prodotto. Bastano pochi minuti per essere subito operativi.

L’app Orbi

L’app presenta a colpo d’occhio lo stato del sistema, la qualità della connessione fra i satelliti, nonché un elenco completo e dettagliato dei dispositivi che si sono collegati alle sue antenne. Ha un ricco database interno in grado di riconoscere la marca e, in alcuni casi, il modello degli oggetti, rendendone più facile l’identificazione; ogni device viene categorizzato in automatico, riconoscendo gli smartphone dagli assistenti vocali, i computer dai relè dei sistemi IoT, e così via. Ognuno può essere poi assegnato a un profilo utente diverso, da controllare all’interno del sistema di parental control, parte però di un abbonamento premium a pagamento: dopo i primi 30 giorni gratuiti costa 6,99 € / mese o 59,99 € / anno. Il servizio, chiamato Smart Parental Control Premium, contiene numerosi filtri e sistemi di controllo per i genitori che possono applicarli anche quando i figli si collegano a Internet da una rete esterna alla casa.

Una rete per domare… l’IoT

Il router è in grado di emettere più SSID, ovvero reti wireless, così da poter separare i contesti di utilizzo. Oltre alla rete guest, utile per dare accesso a internet ma non alle risorse di casa agli ospiti, senza condividere la password, Orbi ha infatti una rete dedicata ai dispositivi IoT, anche in questo caso protetta verso l’accesso ad altri componenti e soprattutto, limitata alla banda da 2,4 GHz di frequenza, in modo da semplificare l’accoppiamento di quei dispositivi che non sempre supportano la presenza della banda più alta e performante a 5 GHz, ideale invece per smartphone e laptop.

L’app Orbi analizza la rete continuamente per valutarne il grado di sicurezza e suggerisce azioni da compiere mentre cerca vulnerabilità note su tutto ciò che vi si connette.

Antivirus e sicurezza

Insieme al prodotto viene attivato anche il primo anno gratuito di Netgear Armor, una soluzione software integrata con il router per proteggere i dispositivi ed i loro dati da malintenzionati digitali. Armor integra la tecnologia di Bitdefender per proteggere tutti i dispositivi, sia mentre sono connessi alla rete casalinga originata da Orbi, sia quando si è fuori grazie ad app antivirus, antimalware e a una pratica VPN. Molta attenzione viene messa da Netgear anche ai prodotti meno proteggibili, come i device IoT che spesso mancano di funzioni di sicurezza e che possono quindi essere oggetto di attacco.

Insieme al router Netgear offre un anno di abbonamento ad Armor che integra varie utilità di sicurezza, compreso l’ottimo Bitdefender per i computer desktop.

Le funzionalità di sicurezza sono integrate nell’app di Orbi insieme a quelle di gestione, in modo da avere sotto controllo tutto con un solo accesso. L’app mostra una valutazione sempre aggiornata del grado di sicurezza della propria rete, esaminando le potenziali vulnerabilità di ogni nuovo oggetto che prova a connettervisi e suggerendo azioni pensate per migliorare il grado di protezione generale della casa.

Il kit viene venduto da Netgear al prezzo di 1.299,99 € per il sistema completo di router e due satelliti; ogni satellite aggiuntivo costa 499,99 €, stesso prezzo per il solo router senza satelliti.

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