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QLED, OLED e QD-OLED: vediamoci chiaro

Volete acquistare un nuovo televisore e non conoscete il significato delle sigle QLED, OLED e QD-OLED? Ve lo spieghiamo noi in modo semplice ma dettagliato per scoprire i vantaggi (e gli svantaggi) di queste tecnologie applicate agli schermi televisivi, quale scegliere a seconda delle vostre esigenze, delle dimensioni e del budget a disposizione.

Mancano ormai poche settimane all’inizio dello switch-off (si parte il 28 agosto con il mux B della Rai come spiegato qui) e per molte famiglie italiane è scattata la corsa all’acquisto del nuovo televisore.

I siti di e-commerce ed i megastore di elettronica di consumo come Amazon, Mediaworld, Unieuro, Euronics e Trony si sono attrezzati per offrire un’ampia scelta di modelli per tutte le tasche e le esigenze, dai piccoli 24 pollici per la cucina ai megaschermi da 60-70 pollici e oltre per il salotto.

Nel corso degli ultimi anni alcune dotazioni come la Smart TV (con le app per Netflix, YouTube, Disney+, ecc.), i comandi vocali (per accendere/spegnere il Tv e cambiare canale con Alexa e Google) e il sintonizzatore satellitare (per tivùsat) sono ormai diventate di uso comune.

Altre caratteristiche come le tecnologie impiegate negli schermi televisivi sono invece più difficili da comprendere e non vengono quasi mai spiegate all’interno del punto vendita, sia per la scarsa preparazione degli addetti sia per il poco tempo a disposizione.

Eppure sono spesso determinanti ai fini della qualità delle immagini televisive, soprattutto quelle in alta e altissima definizione (Full HD e 4K). Se si impara a conoscerle prima di acquistare il nuovo Tv si possono evitare molte brutte sorprese (qualità inferiore alle attese) ed anche uno spreco di denaro (es.: tv top di gamma da migliaia di euro utilizzato al 20% delle sue potenzialità).

In questo articolo-guida vi spieghiamo in modo semplice ma dettagliato cosa sono e come funzionano le tecnologie QLED, OLED e QD-OLED presenti sui televisori di fascia media e alta, quali sono le loro peculiarità e differenze sostanziali, quale scegliere in base ai contenuti più seguiti (canali Tv DTT/SAT o streaming, film, serie Tv o sport, ecc.), al budget a disposizione e alle dimensioni dello schermo.

Credit: Samsung

Abbiamo scelto volutamente di ignorare gli schermi LCD di livello base, chiamati impropriamente “TV LED” oppure semplicemente “TV UHD”, “TV Full HD” o “TV HD” che equipaggiano i Tv di fascia bassa e media, poiché non presentano evidenti differenze prestazionali ad eccezione della retroilluminazione come spiegato qui.

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Abbiamo inoltre ignorato (per il momento) gli schermi con tecnologia Micro Led perché ancora molto acerbi, costosi (oltre gli 80 mila euro) e poco diffusi.

QLED

I televisori identificati con il termine QLED (Quantum Dot LED) non sono altro che LCD con uno speciale trattamento a base di nanocristalli che permette di ottenere colori più precisi e saturi ampliandone la gamma (Gamut), il volume di colore (cioè la profondità di colore in rapporto alla luminosità) e la brillantezza.

Struttura di un pannello LCD QLED (credit: Samsung)

Il funzionamento è molto semplice ma geniale: ogni singolo Quantum Dot (punto quantico) corrisponde ad un nanocristallo che genera un colore qualsiasi dello spettro (rosso, verde, blu, giallo, ecc.) quando viene colpito dalla luce blu emessa dal sistema di retroilluminazione a led dello schermo.

Struttura e colori di un Quantum Dot (credit: Samsung)

Dal momento che il colore emesso dai QD dipende dalla loro dimensione è possibile creare in laboratorio nanocristalli di colore rosso e verde da utilizzare negli schermi televisivi LCD al posto dei tradizionali filtri RGB per ottenere colori più fedeli e stabili. Non serve invece il QD blu perché lo stesso colore viene già generato dal sistema di retroilluminazione.

Smart TV 4K Sharp QLED FQ8 (50, 55, 65 e 75 pollici)

Gli schermi QLED sono impiegati da tantissimi produttori di televisori mantenendo la stessa denominazione (nel caso di Samsung, TCL, Hisense, Toshiba, Sharp, ecc.) oppure con altre sigle come NanoCell e QNED (LG), Neo QLED (Samsung), ULED (Hisense), ecc.

Smart TV 4K LG QLED QNED86 (50, 55, 65, 75 e 86 pollici)

I costi della tecnologia QLED sono contenuti e non incidono sensibilmente sul prezzo del televisore. Per questo motivo è possibile trovare nei negozi TV QLED a poche decine di euro in più rispetto ai corrispettivi LCD senza Quantum Dot, anche nelle fasce basse e medio-basse del mercato (dai 400-500 euro in su).

Smart TV QLED 4K Hisense 50E77 (50”) in vendita a soli 400-450 euro

Secondo la nostra esperienza, gli schermi QLED sono sempre da preferire ai normali LCD se disponibili nella stessa fascia di prezzo o dimensione. Li riteniamo addirittura obbligatori nei tagli più grandi (dai 43” in su) se utilizzati per vedere principalmente contenuti di alta qualità in Full HD e 4K come film, serie Tv, documentari ed eventi sportivi trasmessi via satellite (ad esempio su Sky) e in streaming (Netflix, Prime Video, Disney+, Paramount+, ecc.).

Smart TV 4K Samsung QLED NEO QN90D (43, 50, 55, 65, 75 e 85 pollici)

OLED

Mentre gli schermi QLED sono un’evoluzione dei vecchi LCD visto che replicano (quasi) lo stesso meccanismo di funzionamento, gli OLED rivoluzionano totalmente il concetto di generazione delle immagini televisive e si posizionano su un livello qualitativamente più alto.

Struttura di uno schermo OLED WRGB (credit: Samsung)

La tecnologia OLED (Organic Light Emitting Diode) utilizza diodi elettroluminescenti realizzati con materiali organici che emettono luce bianca quando vengono alimentati da una corrente elettrica.

Il meccanismo di funzionamento è simile a quello dei vecchi schermi al Plasma e a tubo catodico ma le tecnologie impiegate sono molto più evolute e performanti.

Il grande vantaggio dell’OLED rispetto all’LCD (sia standard che QLED) sta quindi nel meccanismo di generazione della luce. Mentre i cristalli liquidi dell’LCD ruotano per regolare il passaggio della luce emessa dal sistema di retroilluminazione (a luce bianca o blu) e successivamente colorata dal filtro RGB oppure dai Quantum Dot, l’OLED è dotato di pixel autoilluminanti che generano direttamente la luce bianca successivamente colorata con un filtro WRGB.

Smart TV 4K Samsung OLED S95D (55, 65 e 77 pollici)

Questo significa che sullo schermo OLED non compare mai una luce spuria, ovvero quella generata dal sistema di retroilluminazione LCD e non perfettamente bloccata dalla rotazione dei cristalli. Nelle aree scure (vuote) dell’immagine i pixel autoilluminanti dell’OLED sono infatti spenti e il nero è “totalmente nero” e non grigio scuro come negli LCD.

Smart TV 4K LG OLED Evo G4 (55, 65, 77, 83 e 97 pollici)

Il controllo della luce emessa avviene poi a livello di ogni singolo pixel e non sull’intero schermo (LCD con retroilluminazione fissa) o per singole zone (LCD con retroilluminazione dinamica – Local Dimming) così da ottenere un contrasto molto più elevato (quasi infinito) che migliora il coinvolgimento dello spettatore e la profondità di campo per un effetto tridimensionale naturale.

Purtroppo la tecnologia OLED è molto costosa e, seppur ormai ampiamente diffusa e collaudata, i televisori che la adottano sono solo quelli di dimensioni medio-grandi (da 42 a 88 pollici e oltre) venduti a caro prezzo (minimo 700-800 euro).

Smart TV 4K Panasonic OLED Z95A (55 e 65 pollici)

I televisori OLED sono prodotti da un ristretto numero di aziende come LG, Panasonic, Samsung, Philips, Sony, Hisense, Bang&Olufsen, Loewe e Metz. Sono particolarmente consigliati nei tagli più grandi (da 55-65 pollici in su) e con contenuti di altissima qualità via satellite, disco (Blu-ray 4K), console e streaming in formato Full HD e 4K come film, serie Tv, documentari e videogiochi.

QD-OLED

La tecnologia QD-OLED propone il meglio delle due soluzioni appena viste introducendo i nanocristalli (Quantum Dot) negli schermi OLED.

Struttura di uno schermo QD-OLED (credit: Samsung)

In pratica i Quantum Dot di colore rosso, verde e blu vanno a sostituire il filtro RGB presente nei tradizionali pannelli OLED (WRGB) allo scopo di migliorare la resa cromatica come avviene nei QLED.

Confronto tra tecnologie OLED WRGB e QD-OLED (elaborazione 01smartlife su grafica Samsung)

I nanocristalli sono posizionati sopra gli strati di diodi organici elettroluminescenti (che emettono luce blu e non bianca) e, quando vengono colpiti, generano i colori RGB con una miglior purezza rispetto al classico filtro e a tutto vantaggio dello spettro cromatico (più ampio e preciso – ad esempio 100% del DCI-P3 e 90% del BT.2020).

Negli schermi QD-OLED i colori appaiono più saturi e accurati, soprattutto nelle tinte ad alta luminosità che negli OLED sono influenzate dal bianco emesso dai pixel autoilluminanti.

Smart TV 4K Sony Bravia QD-OLED XR A95L (55, 65 e 77 pollici)

I valori di luminosità sono simili agli OLED, soprattutto se consideriamo solo i modelli di ultima generazione (con oltre 2000 nit). Stesso discorso per gli angoli di visione dove la tecnologia OLED supera di gran lunga gli LCD (con o senza QD).

I costi di produzione sono superiori all’OLED (almeno +30% sul prezzo del Tv) mentre la disponibilità è limitata a poche misure (55, 65, 77 pollici e poco altro) e modelli (solo a marchio Samsung e Sony).

Smart TV 4K Samsung QD-OLED S95B (55 e 65 pollici)

Consigliamo l’acquisto di un televisore QD-OLED solo se disponibile nei tagli desiderati (meglio da 65” e oltre) ed utilizzato principalmente per vedere contenuti di altissima qualità in Full HD e 4K (film, serie Tv, documentari, videogiochi, ecc. – vedi sopra OLED).

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