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Sensori di movimento smart, vediamoci chiaro

Dieci domande (e risposte) sui sensori di movimento smart con tecnologia a raggi infrarossi oppure radar. Come sono fatti? A cosa servono? Come funzionano? Avete qualche ulteriore dubbio? Scriveteci e i nostri esperti vi risponderanno oppure consultate i nostri articoli-vetrina (vedi link sotto).

Cosa sono i sensori di movimento smart?

I sensori di movimento smart derivano da quelli volumetrici utilizzati negli antifurti domestici e dalle luci ad accensione automatica.

Credit: Senckit

Sono capaci di rilevare i movimenti di persone, animali e oggetti all’interno di una stanza, lungo un corridoio o un varco di passaggio grazie ai raggi infrarossi passivi (PIR – clicca qui per il nostro articolo-vetrina) oppure alle onde radar (clicca qui per il nostro articolo-vetrina). Quando ciò accade inviano una notifica di avviso/allarme allo smartphone, attivano un dispositivo (es.: luce, sirena, ecc.) oppure generano un comando (routine, scenario, ecc.).

Quali differenze tra sensori PIR e radar?

La tecnologia PIR (Passive InfraRed) sfrutta le capacità di un sensore di rilevare le radiazioni infrarosse, invisibili dall’occhio umano, emesse da qualsiasi elemento “caldo”. Il sensore non trasmette alcun segnale (da qui il termine “passivo”) ma lo riceve dall’oggetto o dal soggetto che emette calore.

Funzionamento del sensore PIR

Il sistema PIR è molto efficace, costa poco e riesce a coprire un’intera stanza con pochissime “zone morte”. Il suo limite principale è l’impossibilità di distinguere la fonte dei raggi infrarossi (essere umano, animale, termosifone, ecc.). Ciò significa che il sensore può essere ingannato da uno spostamento di aria calda segnalandolo come una presenza umana anche se non lo è.

La tecnologia radar utilizza sensori a microonde che emettono e ricevono onde elettromagnetiche ad altissima frequenza (anche fino a 60-65 GHz) che saturano la stanza rimbalzando su pareti, soffitto e pavimento o si concentrano su una zona ben precisa.

Funzionamento del sensore radar

Il meccanismo di rilevazione è differente dal PIR: quando il treno di onde ricevuto è differente da quello trasmesso (effetto doppler) significa che ha colpito qualche soggetto in movimento deviando la sua traiettoria e viene generato un allarme.

Le microonde sono più efficaci nel rilevare i movimenti (anche quelli millimetrici), supportano altre funzioni (direzione spostamento, stazionamento, suddivisione in zone, numero di persone nella stanza, cadute accidentali, ecc.), possono distinguere i soggetti (persone o animali), non vengono disturbate da fonti di calore, variazioni di temperatura ed altre condizioni ambientali che possono ingannare il sensore e generare un falso allarme.

Credit: Aqara

Perché si chiamano “smart”?

L’elemento “smart” dei sensori di movimento consiste in un modulo di connessione integrato di tipo Wi-Fi, ZigBee, Thread oppure RF (radiofrequenza con tecnologia proprietaria) che serve a comunicare con il modem/router di casa oppure con il gateway (hub esterno) per inviare lo stato del sensore (standby, allarme movimento, batteria scarica, ecc.) al cloud e poi allo smartphone.

Che portata hanno questi sensori?

I sensori di movimento smart con tecnologia PIR utilizzano una lente che, in base alla sua conformazione, rileva i raggi infrarossi emessi da vicino e/o da lontano, lateralmente, ecc.

Modulo sensore PIR con lente di diffusione

Quasi tutte le lenti assicurano una copertura molto ampia per monitorare un’intera stanza oppure un corridoio, ad esempio in un arco orizzontale di 90-120 gradi e verticale di 45 gradi, fino ad una distanza di 8-10 metri.

I sensori radar offrono prestazioni simili ma con più precisione, arrivando a coprire ambienti medi e grandi fino a 40-50 mq con una portata massima di 6-9 metri.

Credit: Hazee

A cosa servono?

La funzione principale di questi sensori è di inviare una notifica push sullo smartphone quando si verifica un movimento, uno spostamento o qualsiasi altra condizione supportata (stazionamento, caduta, ecc. – vedi sopra).

Notifica push di movimento da app Tuya Smart

Se inseriti nelle routine delle app proprietarie (es.: Tuya Smart, eWeLink, ecc.) o associati alle app domotiche multi-brand (Alexa, Google Home, SmartThings, Apple Casa, ecc.) possono svolgere molte altre funzioni utili per la sicurezza della casa e dei suoi abitanti come vi abbiamo spiegato qui.

Ad esempio è possibile creare una routine con Alexa che accende le luci della camera da letto e genera un messaggio vocale (“attenzione: rilevato movimento”) quando il sensore rileva un movimento in salotto o in garage, con la possibilità di definire gli orari di funzionamento (es.: solo di notte) e attivare o disattivare altri dispositivi domotici (es.: sirena smart).

Allo stesso modo si può far accendere le luci smart se una persona si avvicina al portone di casa (per illuminare l’area o a scopo dissuasivo), alla serranda del garage o accede alle scale d’ingresso, oppure attivare un aspiratore collegato ad uno smart switch quando una persona entra in bagno.

Credit: Aqara

I sensori radar multi-zona e multi-rilevamento sono utili per la gestione automatica delle luci e le tapparelle di casa (attivazione o disattivazione localizzata) e per ricevere notifiche push sullo smartphone o avvisi vocali in caso di stazionamento prolungato o cadute di persone.

Credit: Aqara

Come si alimentano?

I sensori PIR funzionano con una o più batterie usa-e-getta (mini-stilo, bottone, ecc.) con autonomia di 6-12 mesi (o superiore) per facilitarne il posizionamento e velocizzare l’installazione.

I sensori radar consumano più energia e, di conseguenza, usano quasi sempre una sorgente di alimentazione esterna come i caricatori USB (5 volt) oppure la rete elettrica di casa (220Vac).

Come si collegano a internet?

La maggioranza dei sensori di movimento smart utilizza una connessione wireless di tipo Zigbee mentre una minoranza usa il Wi-Fi. Entrambe servono a gestire i sensori dalle app sullo smartphone e con i comandi vocali, sia da casa che da remoto.

Zigbee assicura una migliora copertura del segnale in tutta la casa grazie alle reti a maglia (mesh), consuma poca energia (le batterie durano più a lungo) ma richiede la presenza di un gateway/hub/bridge, di tipo esterno (da acquistare separatamente) oppure integrato negli smart speaker/display come Echo e Echo Show 8.

Hub Zigbee Nous

Il vantaggio principale del Wi-Fi è la semplicità di collegamento al modem/router di casa (niente hub esterni), gli svantaggi sono i consumi elevati e la portata limitata del segnale che potrebbe non raggiungere la stanza più lontana dal modem/router dove è installato il sensore.

Come e dove si installano?

Posizionare un sensore di movimento smart è semplice e veloce: basta appoggiarlo su un mobile, fissarlo alla parete oppure sul soffitto, sopra la porta di ingresso o in fondo al garage utilizzando il nastro biadesivo oppure viti e tasselli.

Credit: SwitchBot

Credit: Aqara

Alcuni modelli impermeabili alla pioggia e agli schizzi d’acqua (certificazione IPX3 o superiore) si possono installare anche in luoghi esterni, ad esempio su balconi, terrazzi e muri esterni di casa.

Sensore PIR EVE Motion con certificazione IPX3

Sono facili da programmare sullo smartphone?

. Basta scaricare la app proprietaria (es.: Tapo, eWeLink, Tuya Smart, Meross, ecc.), creare un account personale, attivare il Wi-Fi e il Bluetooth sullo smartphone (se necessario) e seguire la procedura per aggiungere un nuovo dispositivo.

Aggiunta di un nuovo dispositivo su app Tuya Smart

Se il sensore utilizza sistemi di connessione alternativi a Bluetooth o Wi-Fi, come ad esempio lo Zigbee (vedi sotto) bisogna prima registrare sulla app il gateway/hub e poi il sensore sul gateway.

Aggiunta di un nuovo sensore su gateway Zigbee (app Tuya Smart)

Si possono regolare?

Certamente. Tutti i sensori di movimento smart, anche quelli più economici da pochi euro, sono configurabili per ottimizzare il loro funzionamento in base al tipo di ambiente.

Ad esempio si può regolare la sensibilità del PIR e del radar (es.: bassa, media o alta), definire le zone di copertura, il tipo di automazione (presenza, presenza temporanea, assenza, ingresso, uscita, vicinanza, allontanamento, caduta, ecc.), l’attivazione delle notifiche push in caso di movimento, disconnessione (offline), batteria scarica, ecc.

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