Home Networking Sistemi Wi-Fi Mesh: come funzionano, quale comprare

Sistemi Wi-Fi Mesh: come funzionano, quale comprare

I sistemi Mesh amplificano il segnale Wi-Fi del modem-router e lo diffondono in tutta la casa eliminando le zone d’ombra e migliorando la velocità di connessione. Sono più intelligenti ed efficienti degli extender e repeater grazie alle reti a maglia, supportano i profili Wi-Fi più avanzati, si possono riposizionare facilmente ed espandere a seconda delle necessità. Scopriamo insieme come sono fatti, come funzionano e quali sono i modelli più interessanti che abbiamo selezionato per voi.

La propagazione dei segnali Wi-Fi all’interno delle abitazioni subisce diversi effetti che incidono sulla sua portata e, di conseguenza, sulla velocità di connessione alla rete locale (LAN) e a internet da smartphone, tablet, notebook, sistemi domotici ed altri dispositivi.

Quando ci si trova lontano dal modem-router che genera le reti Wi-Fi (principale, ospiti, in banda 2,4 GHz o 5 GHz, ecc.), il segnale si degrada e indebolisce per via della distanza e dei disturbi elettromagnetici generati da altri modem-router Wi-Fi (come quelli dei vicini di casa) e dagli apparecchi elettrici.

Una rete Wi-Fi debole e instabile rende le connessioni difficili e inaffidabili, impedisce di raggiungere le prestazioni ottimali delle varie classi (Wi-Fi 5, Wi-Fi 6, Wi-Fi 6E, ecc.), la velocità si riduce rallentano alcune operazioni come lo streaming video ad alta definizione, le video-call e il download di file molto grandi.

Anche se i moduli Wi-Fi integrati nei modem-router di ultima e penultima generazione (Wi-Fi 5, 6 e 6e) hanno beneficiato di molti aggiornamenti tecnologici (Beamforming, antenne ad alto guadagno, irradiazione segnali a 360°, ecc.), ancora oggi in molte abitazioni, soprattutto in quelle molto grandi e multi-piano come le villette, il segnale Wi-Fi fatica a raggiungere tutte le stanze, i terrazzi e i giardini adiacenti.

Fortunatamente esistono varie soluzioni per migliorare la copertura del Wi-Fi in spazi interi ed esterni, per raggiungere anche le stanze e le zone lontane dal modem/router wireless e riportare la velocità a livelli adeguati ed ottenere finalmente un collegamento Wi-Fi stabile ed affidabile.

In questo articolo-vetrina vi spieghiamo cosa sono e come funzionano i sistemi Wi-Fi di tipo Mesh, perché offrono prestazioni migliori rispetto ai tradizionali extender e repeater Wi-Fi, come installarli e posizionali, quali sono i modelli più interessanti che abbiamo selezionato per voi.

Come è fatto un sistema Wi-Fi Mesh

Un sistema Wi-Fi Mesh è composto da vari moduli chiamati “router” e “satelliti” di forma compatta ed elegante (cubi, torrette, ecc.) che dialogano tra loro e con il modem-router principale.

TP-Link Deco XE75

Alcuni sistemi utilizzano solo uno o più moduli satellite mentre altri sono composti da un modulo router (Mesh master) e vari satelliti (Mesh slave).

Il Mesh master o quelli slave sono solitamente dotati di una o più prese RJ45 per il collegamento al modem-router principale (presa WAN – Internet) e dei dispositivi elettronici (prese LAN – Ethernet) sprovvisti di Wi-Fi ma dotati di connessione via cavo per accedere alla rete LAN e a internet (PC desktop, stampante, NAS, controller domotico, ecc.)

Credit: Tenda

Il sistema Mesh utilizza il collegamento WAN al modem-router (oppure wireless) per replicare e diffondere in tutta la casa la rete Wi-Fi generata da quest’ultimo con lo stesso nome e la stessa password (vedi sotto) oppure una nuova rete, comunica con i moduli satellite per migliorare la propagazione dei segnali, ottimizzare la velocità e la stabilità delle reti Wi-Fi.

Credit: eero

Alcuni sistemi Mesh possono addirittura rimpiazzare sia il modem che il modem-router originale oppure integrano la tecnologia necessaria direttamente nel modem-router così da renderlo Mesh Master, permettere la comunicazione diretta con le unità satellite, condividere i parametri di accesso Wi-Fi (SSID, password, ecc.), indirizzare automaticamente i dispositivi wireless verso i satelliti con la migliore ricezione Wi-Fi anche in base alla banda supportata (2,4, 5 o 6 GHz).

Modem-router FRITZ!Box 7590AX con FRITZ!Repeater 3000AX

Dove posizionare il router Mesh?

Come già anticipato, l’unità Mesh Master (oppure uno dei satelliti) richiede quasi sempre un collegamento fisico al punto di accesso internet o Ethernet come la presa telefonica con doppino, quella in fibra ottica o la porta LAN del modem o modem-router originale.

Connettività del sistema Wi-Fi Mesh Netgear Orbi RBK763S (unità router)

Questo limita le possibilità di posizionamento a meno che l’abitazione sia già cablata con cavi Cat.x (5e, 6, 6a, ecc.) che collegano due o più ambienti. In questo caso l’unità Mesh Master può essere collegata ad una delle porte LAN presenti nelle stanze migliorando ulteriormente la diffusione dei segnali Wi-Fi.

I benefici delle reti a maglia

Le reti a maglia (Mesh Net) sono una topologia di rete informatica in cui ciascun nodo composto dal router (Mesh Master) e/o dai satelliti (Mesh Slave) può trasmettere i dati ad altri nodi della rete fino a raggiungere la destinazione, ovvero i dispositivi connessi come smartphone, tablet, notebook, Smart TV, ecc. (chiamati “client”).

Il passaggio dai dati tra i vari nodi e l’accesso wireless a questi ultimi è totalmente invisibile agli utenti collegati, non subisce mai interruzioni anche se ci si sposta continuamente all’interno della abitazione.

Sistemi Wi-Fi Mesh e repeater-extender a confronto (credit: TP-Link)

Le reti Mesh possono infatti condividere lo stesso accesso Wi-Fi del modem-router così da ottenere una rete unificata ad ampia diffusione senza bisogno di switchare continuamente tra una rete e l’altra (seamless roaming).

Inoltre, come anticipato sopra, la gestione dei client e dei satelliti avviene in modo intelligente e dinamico per garantire a ciascun dispositivo la banda ottimale in base a vari parametri (classe Wi-Fi supportata, distanza, attività in corso, ecc.).

In pratica le reti Mesh Wi-Fi non creano un punto di accesso ma un’area di accesso wireless (anche fino a 1000 mq e oltre) estremamente potente, affidabile e intelligente a seconda del numero e del posizionamento delle unità satellite, del numero e della tipologia dei client connessi, ecc.

Credit: D-Link

Si contrappongono alle reti wireless tradizionali dove è presente un solo punto di accesso (il modem-router Wi-Fi) oppure due (modem-router e repeater/extender Wi-Fi) che generano una zona di accesso wireless molto più limitata, disomogenea (ampie differenze di livello e qualità del segnale nelle varie stanze), poco performante e per nulla intelligente.

Canale di backhaul, vediamoci chiaro

Lo scambio dei dati tra l’unità Mesh Master e quelle Slave avviene grazie ad un canale di comunicazione wireless oppure cablato chiamato backhaul. La scelta di utilizzare un canale specifico è dettata dalla necessità di separare il traffico dati che riguarda le unità del sistema Mesh da quello dei dispositivi client così da evitare rallentamenti e interferenze.

Un backhaul cablato (via Ethernet) è sempre preferibile perché la separazione dei dati è totale, ottimale e la comunicazione avviene in modo stabile e veloce.

Credit: TP-Link

Purtroppo, però, poche abilitazioni sono già cablate in Ethernet con collegamenti fisici punto-punto (es.: ingresso-studio) o a stella (da ingresso a studio, salotto, camera, ecc.) e, di conseguenza, il backhaul utilizza una connessione wireless a 2.4, 5 o 6 GHz, dedicata oppure condivisa.

A volte può capitare che le comunicazioni tra Mesh Slave (nodi) e Mesh Master siano disturbate fino a interromperle con la conseguente disconnessione dei dispositivi. Grazie ai grafici del traffico in tempo reale presenti nelle interfacce web e nelle app che gestiscono i sistemi Mesh è possibile scoprire il nodo incriminato grazie ai parametri visualizzati come potenza del segnale, velocità e latenza.

Se il nodo ha una latenza elevata (es.: oltre i 100-200 ms rispetto ai tradizionali 10-20 ms), perde molti pacchetti e si disconnette di frequente è necessario riposizionare l’unità e/o modificare il canale wireless di backhaul.

In quest’ultimo caso basta accedere alle impostazioni del sistema Mesh, scegliere manualmente un canale di backhaul (se disponibile) escludendo la selezione automatica (DFS) che talvolta commette errori di valutazione, salvare le modifiche e ripetere il test.

Come collegare e configurare un sistema Mesh

La procedura di collegamento e installazione di un sistema Wi-Fi Mesh è semplice e richiede pochi minuti di lavoro: basta seguire la guida cartacea, le guide sul web (come questa) oppure le indicazioni sulla app dedicata.

Innanzitutto bisogna collegare il modulo Master (o qualsiasi satellite) al modem-router originale con un cavo Ethernet, spesso fornito in dotazione, oppure direttamente al punto di accesso internet (presa telefono, fibra, ecc.).

Collegamento del sistema Wi-Fi Mesh Tenda Nova AX3000 al modem-router originale

Alcuni extender Wi-Fi Mesh come questo possono fare a meno del collegamento Ethernet e comunicare in wireless, soprattutto se il modem-router supporta già la modalità Mesh Master e l’extender si trova nell’area di copertura del Wi-Fi.

Credit: AVM

Dopo aver scaricato da Google Play (Android) o da App Store (Apple) l’applicazione indicata dal produttore del sistema Mesh (se necessaria) si procede con il rilevamento dell’unità master (anche tramite QR Code) e l’accoppiamento delle unità slave seguendo le istruzioni sullo schermo dello smartphone o del tablet. In questa fase è consigliabile che tutte le unità del sistema siano vicine tra loro.

Configurazione di un sistema Wi-Fi Mesh D-Link

Al termine della procedura di configurazione scollegare le unità slave (satelliti), posizionarle nelle varie stanze di casa non troppo lontano né vicino tra loro e l’unità master, ricollegarle e verificare la copertura del Wi-Fi con lo smartphone.

Se la app include uno strumento di misurazione della potenza dei segnali (anche approssimativo) è possibile verificare se le unità slave si trovano in posizione corretta oppure no. È bene controllare anche l’eventuale disponibilità di aggiornamenti firmware che migliorano le prestazioni del sistema, eliminano i bachi segnalati dagli utenti, ecc.

Per le impostazioni avanzate come la modalità di funzionamento (es.: access point o bridge), gli indirizzi IP statici o dinamici (DHCP) e altre bisogna sempre fare riferimento alla guida completa cartacea o digitale (PDF online) fornita dal costruttore del sistema Mesh.

Sistema Mesh, ecco quale comprare

 Per aiutarvi nella scelta del sistema Wi-Fi Mesh più adatto alle vostre esigenze, alle dimensioni del vostro appartamento e al budget a disposizione, abbiamo analizzato decine di prodotti di fascia medio-alta selezionando sei modelli ad elevate prestazioni (Wi-Fi 6 o 6E) da acquistare nei negozi fisici e online a partire da 179,00 euro.

TENDA NOVA AX3000

  • Prezzo indicativo: 179,00 euro
  • Tecnologia: Wi-Fi 6
  • Numero unità: 3
  • Porte LAN/WAN: 3/1

Sistema Wi-Fi Mesh di buona qualità proposto ad un prezzo molto interessante. Supporta il Wi-Fi 6 con tecnologie MU-MIMO e OFDMA per una velocità teorica massima di 3000 Mbps ed una copertura che può arrivare a 4-7 stanze su una superficie totale di 650 mq.

Le tre unità operano in sinergia sotto una rete Wi-Fi unificata con tecnologia AP Steering per una connessione fluida e costante anche in movimento per oltre 160 dispositivi. Per il controllo del sistema e la sua configurazione si utilizzano sia la app Tenda Wi-Fi sia l’interfaccia web accessibile da qualsiasi browser (Chrome, Edge, ecc.).

Ogni unità è dotata di tre porte LAN (di cui una con funzione WAN) per il collegamento dei dispositivi cablati e al modem-router. Da segnalare anche il supporto IPv6, WPA3 e Alexa per il controllo vocale di alcune funzioni (es.: attivazione rete ospiti).

D-LINK EAGLE PRO AI AX3200

  • Prezzo indicativo: 194,00 euro
  • Tecnologia: Wi-Fi 6
  • Numero unità: 2
  • Porte LAN/WAN: 2/1

Eagle Pro AI AX3200 è il sistema mesh di D-Link composto da 2 unità (oppure 3 al prezzo di 250 euro circa) con Wi-Fi 802.11ax (MU-MIMO e OFDMA) per una velocità massima di 3200 Mbps.

La copertura massima teorica è di 510 mq con 2 unità (740 mq con 3) costantemente in collegamento tra loro e con i dispositivi connessi per un roaming senza interruzioni.

Da segnalare la presenza dell’AI Assistant che invia regolarmente raccomandazioni e report di funzionamento, ottimizza la rete Wi-Fi (Mesh Optimizer) e il traffico dati (Traffic Optimizer) grazie all’intelligenza artificiale, il controllo vocale con Google e Alexa, il supporto WPA3, due prese LAN ed una WAN per modem-router.

FRITZ!REPEATER 6000AX

  • Prezzo indicativo: 249,00 euro
  • Tecnologia: Wi-Fi 6
  • Numero unità: 1
  • Porte LAN/WAN: 2/0

FRITZ!Repeater 6000AX è un extender Wi-Fi in confezione singola progettato per estendere la rete Mesh generata da un modem-router FRITZ!Box con firmware FRITZ!OS 7.0 o superiore (clicca qui per una panoramica) oppure per crearne una nuova con l’aggiunta di altre unità extender.

I tre moduli radio Wi-Fi 6 operanti in parallelo e in modo intelligente permettono di raggiungere una velocità massima di 6000 Mbps per una connessione stabile in tutta la casa e la maggior larghezza di banda possibile a disposizione dei device client.

Da segnalare anche le 2 porte LAN da 1 e 2,5 Gbps per il collegamento al modem-router (in alternativa al Wi-Fi) e ad altri dispositivi (PC, stampante, gateway domotico, ecc.), l’applicazione FRITZ!App WLAN per ottimizzare il posizionamento dell’extender ed altre impostazioni, la web interface per il controllo completo di tutte le funzioni.

EERO 6

  • Prezzo indicativo: 260,00 euro
  • Tecnologia: Wi-Fi 6
  • Numero unità: 3
  • Porte LAN/WAN: 2/1

Kit extender Wi-Fi Mesh composto da tre unità ultracompatte (1 router e 2 extender) con Wi-Fi 6 per una copertura fino a 420 mq, senza zone d’ombra grazie alla rete unificata e ottimizzata dalla tecnologia TruMesh.

Si installa facilmente e in pochi minuti con la app eero, supporta i comandi vocali di Alexa e i dispositivi domotici (hub Zigbee integrato), si può espandere in qualsiasi momento acquistando e collegando altre unità eero.

Le due porte Ethernet gigabit presenti solo sull’unità router supportano la tecnologia di auto-sensing per fornire connettività LAN/WAN e sostituirsi al router già installato seguendo queste istruzioni.

TP-LINK DECO XE75

  • Prezzo indicativo: 330,00 euro
  • Tecnologia: Wi-Fi 6E
  • Numero unità: 3
  • Porte LAN/WAN: 3/3

Kit Mesh TP-Link di fascia alta composto da 3 unità Wi-Fi 6E con 4 antenne ad alta efficienza per una copertura fino a 670 mq, collegamenti stabili e ad alta velocità senza interruzioni né buffering grazie alla rete unificata con Mesh AI-Driven (gestione Mesh con intelligenza artificiale).

La banda aggiuntiva a 6 GHz (6E) è dedicata ai dispositivi di nuova generazione per eliminare interferenze e rallentamenti presenti nelle altre 2 bande (2,4 e 5 GHz). La velocità massima disponibile combinata è di 5400 Mbps anche con molti dispositivi connessi (max 200).

Si configura facilmente con la app Deco ed utilizza tecnologie e soluzioni all’avanguardia per la protezione della rete (TP-Link HomeShield). Ogni singola unità è dotata di 3 porte LAN/WAN con auto-sensing. Clicca qui per leggere il nostro test.

NETGEAR ORBI RBK763S

  • Prezzo indicativo: 526,00 euro
  • Tecnologia: Wi-Fi 6
  • Numero unità: 3
  • Porte LAN/WAN: 7/1

Kit Orbi ad alte prestazioni composto da tre unità (1 router e 2 satelliti) con tecnologia Wi-Fi 6 (Tri-Band Mesh, MU-MIMO, Beamforming) per una velocità massima di 5400 Gbps. Può gestire fino a 75 dispositivi collegati contemporaneamente su una superficie complessiva di 875 mq.

Include una connessione backhaul dedicata per ottimizzare il collegamento router-satelliti senza influire sulle prestazioni dei client, 7 porte LAN gigabit (3+2+2) e una WAN (sull’unità router) per il collegamento al modem-router già installato e dei dispositivi senza Wi-Fi (ma con porta Ethernet).

Da segnalare anche il servizio NETGEAR Armor per la sicurezza internet in tutta la casa (1 anno di abbonamento gratuito), il Parental Control e il controllo con gli assistenti vocali Alexa e Google. Clicca qui per leggere il nostro test.

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