Dieci domande sui transmodulatori, i dispositivi professionali che trasformano i canali satellitari in DTT e IP per poterli vedere su qualsiasi Tv, PC o smartphone senza bisogno di decoder e CAM aggiuntivi. Avete qualche ulteriore dubbio? Scriveteci e i nostri esperti vi risponderanno.
Cos’è un transmodulatore?
È un apparecchio che trasforma un tipo di modulazione in un’altra. Negli impianti satellitari effettua la conversione della modulazione originaria DVB-S/S2 (QPSK o 8PSK) in DVB-T/T2 (QPSK o QAM), senza modificare né il contenuto dei transponder satellitari (canali Tv, radio e servizi) né la loro qualità (a parità di banda a disposizione).
In pratica consente di ricevere i canali satellitari con un Tv o decoder con sintonizzatore terrestre DVB-T/T2 MPEG-4.
Sono impiegati in strutture comunitarie come hotel, ospedali ed anche grandi condomini perché evitano di spendere migliaia di euro nell’acquisto di televisori e decoder con tuner DVB-S/S2, senza contare poi i costi relativi all’installazione ed alla manutenzione di ogni singolo apparecchio.
Che differenza c’è tra un transmodulatore e un modulatore DVB-T HD?
Il modulatore DVB-T HD trasforma un segnale video in un solo canale DTT e multiplex mentre il transmodulatore effettua la conversione della modulazione e della tecnologia di trasmissione (da Sat a DTT, da Sat a IP, ecc.) di uno o più multiplex, transponder e satelliti.
Il transmodulatore permette in sostanza di distribuire molti più canali con i relativi servizi (teletext, audio, sottotitoli, ecc.).
Esistono transmodulatori solo terrestri?
Sì. I transmodulatori OFDM-OFDM sono dotati di due sintonizzatori DVB-T/T2 e altrettante uscite sempre T/T2.
La loro funzione principale è quella di riorganizzare i mux DTT cambiando frequenza, altri parametri e decodificarli (es.: ex Mediaset Premium ora Sky DTT) per distribuirli in chiaro a tutte le prese dell’impianto. Altra funzione importante è convertire i segnali terrestri per renderli visibili anche su Tv e decoder non compatibili (es.: da DVB-T2 a DVB-T).
Esistono transmodulatori IPTV?
Sì. La loro funzione è quella di permettere la ricezione dei canali DTT e SAT in hotel, villaggi e altre strutture comunitarie utilizzando PC, smartphone, Smart TV e Box Android TV.
Esistono transmodulatori IPTV con uno o più transponder SAT o Mux DTT in ingresso ma anche convertitori HDMI-IPTV per telecamere di videosorveglianza, decoder, PC, DVD player, ecc. Per informazioni consigliamo di visitare i siti web di Auriga, Offel e Mediasat.
Un transmodulatore può convertire un numero illimitato di canali satellitari?
No. Alcuni modelli possono gestire un massimo di 1-2 transponder satellitari e quindi distribuire tutti i canali presenti su queste frequenze. Altri arrivano a 4, 5, 6 ed anche 9 transponder ma il costo cresce esponenzialmente (anche 8 mila euro).
Indicativamente, il numero di canali satellitari che possono essere distribuiti va da 10-15 a oltre 100.
Esistono transmodulatori per i canali codificati?
Sì. La maggior parte dei transmodulatori è dotata di slot per moduli Common Interface che effettuano la decodifica dei segnali criptati “a monte” e distribuiscono i segnali in chiaro per la visione in chiaro su Tv e decoder DVB-T/T2, cioè senza bisogno di CAM o smart card.
Un tipico esempio è la distribuzione centralizzata del bouquet tivùsat resa possibile da speciali moduli CAM chiamati “Pro”. Per ulteriori informazioni visitare la sezione dedicata del sito tivùsat.
Con un transmodulatore posso vedere tutti i canali tivùsat su qualsiasi televisore di casa senza dover comprare diversi decoder e CAM?
Sì. In fase di acquisto è importante scegliere solo quei transmodulatori che supportano tanti transponder in ingresso quanti ne vengono utilizzati dai canali tivùsat, oltre al supporto dei moduli CAM professionali per la decodifica multipla e simultanea dei canali criptati. Esistono anche kit “all-inclusive” come quelli di Televés.
È bene però considerare che in un appartamento di 4-6 stanze è più conveniente acquistare 4-6 decoder o CAM tivùsat e portare il cavo SAT in tutte le stanze piuttosto che un transmodulatore con CAM Pro tivùsat.
Posso vedere Sky in tutta la casa con un transmodulatore?
No. Purtroppo non esistono CAM che decodificano i canali Sky via satellite su Tv e decoder Common Interface, né di tipo consumer né professionale. Nel suo caso l’unica soluzione è installare fino a 4 decoder Sky Q Mini nelle varie stanze, tutti gestiti dal decoder principale Sky Q Platinum tramite Wi-Fi o cavo Ethernet (se disponibile).
Con 4 Sky Q Mini e uno Sky Q Platinum potrà vedere i canali di Sky, i contenuti online e le registrazioni in un massimo di 3 stanze in contemporanea (2 Mini e Platinum).
Quanto costa un transmodulatore?
Un transmodulatore è molto più caro di modulatore DVB-T HD: i prezzi partono da circa 600-700 euro per i modelli più essenziali (2 ingressi/2 transponder Sat e 2 mux DTT in uscita) e possono superare i 4000 euro per un sistema complesso adatto alla distribuzione dei canali tivùsat in hotel.
Il costo può lievitare ulteriormente se si aggiungono moduli e accessori opzionali come i moltiplicatori di ingressi, gli slot CAM per la decodifica dei canali criptati, ecc.
È difficile installare e configurare un transmodulatore?
Sì. La procedura di configurazione, ovvero la scelta dei transponder/mux da distribuire, la composizione dei canali, i parametri di uscita e l’analisi dei segnali, deve essere fatta da antennisti professionisti che hanno maturato una certa esperienza negli impianti di distribuzione Sat-DTT.
Un appassionato poco esperto o un tecnico senza la necessaria formazione potrebbe compiere errori di configurazione che rendono l’impianto inaffidabile o malfunzionante.